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Parrozzo – Ricetta Originale Abruzzese con Mandorle Semolino e Cioccolato

Parrozzo – Ricetta Originale Abruzzese con Mandorle Semolino e Cioccolato

Il Parrozzo è un dolce abruzzese che si prepara durante il periodo di Natale. E’ un dolce dalla forma semisferica fatto con mandorle, semolino, aromi e cioccolato fondente. Il parrozzo è un dolce buonissimo nato a Pescara nel 1926 dal creatore e pasticcere Luigi D’Amico. Traendo ispirazione dal pan rozzo mangiato dai contadini, ricreò in un dolce le stesse caratteristiche di forma e di colore del pane. Il giallo della farina di mais era dato dal giallo delle uova, la consistenza fu dato dalle mandorle tritate in polvere e dal semolino e la tipica crosta scura, dal cioccolato fondente che ricopriva la cupola del dolce. Il dolce aveva forma semisferica proprio come la pagnotta di pane. D’Amico fece assaggiare questo dolce come prima persona al suo amico, il poeta Gabriele D’Annunzio. Egli rimase così estasiato dalla sua bontà che fu proprio lui a dargli questo nome e rese omaggio a questo dolce con la famosa poesia dialettale dedicata al parrozzo, che tuttora si trova scritta all’interno della scatola che contiene il parrozzo che i familiari di D’amico continuano a produrre nella loro azienda di famiglia. Il parrozzo che si trova in commercio viene prodotto tutto l’anno. Mentre in ogni famiglia abruzzese a partire dal 1° dicembre ci si comincia a programmare, si comprano le mandorle, si reperisce il semolino e ci si approvvigiona di cioccolato fondente. Da lì a pochi giorni nonne, madri e nipoti prepareranno tanti di quei parrozzi che oltre alle proprie famiglie, andranno regalati ad amici e parenti come dono natalizio. Ogni famiglia ha la sua ricetta. Vi lascio a questa versione del parrozzo d’Abruzzo che mi ha regalato una cliente della salumeria dove ho lavorato per tanti anni, che si chiama Teresa, raccontandomi che è la ricetta che si tramanda nella sua famiglia da diverse generazioni. Io l’ho preparata e l’ho trovata fantastica, migliore di quella che facevo io e che poi ho adottato. Da quel momento faccio sempre questa. Se non avete ancora una ricetta del parrozzo che vi soddisfi, provate la mia ricetta che ho fatto e rifatto mille volte e continuo a rifare ogni anno in occasione delle festività natalizie. A casa mia non è Natale senza il mio parrozzo. Sono certa che se lo farete, ne rimarrete tutti entusiasti, io sarò felicissima se la userete come ricetta tradizionale della vostra famiglia. Se vi è piaciuta la ricetta usate il bottoncino dell’icona di Facebook e di Twitter che si trovano sopra ⇑ sotto al titolo della ricetta e condividetela sul vostro profilo. Un grazie a chi lo farà. Leggete l’articolo fino alla fine dove troverete i miei consigli e i trucchetti per realizzare questa e tutte le mie altre ricette a regola d’arte. Se ti è piaciuto questo articolo condividilo sui social, grazie !!!

 

 

Dose : 15 porzioni
Preparazione: 20 minuti

Cottura: 60 minuti

 

Ingredienti

6 uova medio-grandi
200 g di zucchero semolato
150 g di semolino
150 g di mandorle tostate ridotte in polvere
20 g di mandorle amare tostate ridotte in polvere
buccia di 1 limone non trattato e la metà del succo
1 pizzico di sale fino
1 bustina di lievito per dolci
Ingredienti per la copertura
250 g di cioccolato fondente al 70%

LA RICETTA PASSO PASSO

Imburrate  e infarinate uno stampo semisferico. Preriscaldate in forno a 170°.
Pesate tutti gli ingredienti. Polverizzate le mandorle dolci e amare in un mixer. Grattugiate la scorza del limone e spremete la meta per ricavarne il succo. Montate a neve ferma gli albumi in una ciotola e in un’altra i tuorli con lo zucchero per 15 minuti.

Quando il composto dei tuorli risulta gonfio e spumoso aggiungete la scorza del limone e il succo.

Continuando a mescolare aggiungete il semolino.

Le mandorle ridotte in polvere insieme al lievito setacciato.

Incorporate gli albumi in tre riprese. Mescolando dal basso verso l’altro. Trasferite il composto all’interno dello stampo semisferico e cuocete in forno già caldo per 60 minuti circa a 170°.

Passato il tempo sfornate il dolce e dopo 5 minuti capovolgetelo sopra una griglia e fatelo raffreddare completamente. Una volta freddo, sciogliete il cioccolato a bagnomaria. Mettete un foglio di carta forno sotto al dolce, fate colare il cioccolato sciolto direttamente sopra la cupola del dolce.

Aiutandovi con una spatola passate il cioccolato nei punti vuoti rendendolo liscio il più possibile. Fate asciugare a temperatura ambiente.

 

Ecco una fetta del golosissimo parrozzo abruzzese.

 

I MIEI CONSIGLI

Per realizzare il parrozzo usate uova a temperatura ambiente. Oltre alla scorza e il succo del limone potete aggiungere anche la scorza e il succo di mezza arancia biologica. Il parrozzo verrà ancora più aromatico.

Ricoprite di carta forno lo stampo semisferico se non siete sicuri che il dolce si stacchi perfettamente dallo stampo.

Il composto con l’aggiunta delle mandorle risulterà difficile da mescolare perciò per renderlo più fluido aggiungete qualche cucchiaio di albumi montati presi dal totale, circa 3/4 cucciai. Poi una volta incorporate le mandorle aggiungete il resto degli albumi come descritto sopra. Se non riuscite a trovare le mandorle amare, sostituitele con una fialetta aroma mandorle.

Io preparo sempre 2 parrozzi alla volta, ecco perché nelle foto vedete fotografate più uova.

Il Parrozzo si conserva anche 2 settimane a temperatura ambiente se ben conservato chiuso in un sacchetti o contenitori ermetici per alimenti.

Lasciate ad asciugare il tutto a temperatura ambiente. E se ci riuscite, mangiatelo dopo 12 ore. Tutti i sapori si saranno armoniosamente amalgamati. Ecco un particolare del dolce all’interno.

Ecco il parrozzo fatto da me e che ho regalato alla mia carissima amica Lorenza Spagnoli. Ho voluto che lei stessa fotografasse il risultato finale. Questa ricetta è stata aggiornata a dicembre 2019.

Buon appetito!

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Felice giornata

Enjoy #daniwella

 

4 Comments

  • Floriana

    Ciao Daniwella, ho letto la tua presentazione e l'ho trovata carinissima e piena d'amore come dovrebbe essere lo stare in cucina, credo che cucinare per i propri cari (ma anche per qualcun'altro) sia comunque un modo per donare amore. Sono in sintonia con te,da oggi seguirò il tuo blog

  • Daniwella

    Floriana – Grazie immensamente per le tue parole, mi commuovono e mi rendono felice. L'AMORE è quel sentimento così puro che ci spinge a fare tutto ciò che è positivo, per noi e per gli altri e come mi hai scritto, sono contenta che nel mio blog si riesca a percepire questa qualità. Non c'è gioia più grande per me sapere che dall'altro lato ci sono dei lettori e persone che mi leggono e si appassionano a quello che scrivo di me e di tutto quello che mi gira intorno. Sono davvero contenta. Mi sono messa in moto per apportare delle migliorie per rendere questo blog ancora più bello, più interessante e ancora più intuitivo. Un'abbraccio e buona navigazione. Con il cuore … Daniwella !!!

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